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Doppler C. W.

Descrizione dell’esame: con questo nome viene indicato di solito il Doppler ad onda continua (continuous wave, c.w.) che è stato il primo esame vascolare con ultrasuoni, introdotto nella pratica clinica intorno ai primi anni ’70. droppedImageOltre al suono del sangue che scorre, il Doppler c.w. fornisce un grafico della velocità del sangue all’interno dei vasi, una vera e propria mappa emodinamica dei vari distretti vascolari.

Oggi è stato pressocchè soppiantato dall’eco-Doppler, ma conserva tutta la sua efficacia nella valutazione delle arteriopatie degli arti (fig.1). È molto opportuno utilizzarlo durante la visita (apparecchi portatili e tascabili), come un vero e proprio “stetoscopio dell’Angiologo”. È indispensabile per la misura dell’indice “pressorio caviglia/braccio”.

INDICE PRESSORIO CAVIGLIA/BRACCIO (ankle/brachial index ABI) Descrizione: non è un esame, bensì una misura; in rapporto tra la pressione arteriosa sistolica alla caviglia (fig.2) e la pressione arteriosa sistolica al braccio (fig.3) [PA caviglia/PA braccio].

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Le misure vengono eseguite solitamente utilizzando il Doppler ad onda continua, ma può essere utilizzata anche la pletismografia (fig.4). Valore diagnostico: il valore diagnostico è molto elevato sia nella diagnosi iniziale (screening) delle arteriopatie degli arti sia nel loro controllo nel tempo (follow-up). La misura dell’indice pressorio caviglia/braccio (IPCB o ABI secondo la dizione inglese [ankle/brachial index]) dovrebbe essere riportato in tutte le valutazioni

droppedImage_3angiologiche che riguardano una “arteriopatia degli arti inferiori”; la sua assenza denota incompletezza di valutazione. Nel soggetto diabetico un IPCB > 1,3 e/o una pressione alla caviglia > 210-250 mmHg indicano una incompressibilità delle arterie di gamba a causa di diffuse calcificazioni della tunica media (mediocalcinosi). Queste calcificazioni, presenti nel 20-30% dei diabetici, rendono inattendibile la misura, e richiedono l’esecuzione di un eco-doppler.

droppedImage_4Chi fa cosa?: attualmente la misura dell’IPCB fa parte integrante dell’esame vascolare degli arti inferiori (Doppler, Ecodoppler). Poiché la misura è un importante marker di morbilità e mortalità cardiovascolare, ed è il rilievo chiave anche per la prevenzione del “piede diabetico”, l’auspicio futuro è che la misura venga effettuata direttamente dal Medico di Famiglia (come raccomandano i percorsi diagnostico terapeutici della SIAPAV, condivisi anche dalle società dei Medici di Famiglia), in modo da effettuare un vero e proprio screening dell’aterosclerosi asintomatica. La misura richiede pochissimo tempo e una attrezzatura di basso costo; è la versione moderna di quanto già facevano i nostri nonni medici con l’oscillometro, che non mancava in nessun armadietto medico. Andrebbe eseguita eseguita una volta l’anno in tutti i diabetici e nei soggetti con più di 60 anni.

PER APPROFONDIRE